I bambini fanno Inglese a scuola, basta così?

Cara mamma, caro papà, questo post è per te che incroci le dita e speri che i tuoi bambini imparino l’Inglese a scuola.

Anche per te che ti sei un po’ rilassato perchè l’Inglese a scuola lo fanno con Learn with Mummy, tornano a casa contenti e si vede che stanno imparando.

Non rilassarti troppo, la scuola può arrivare fino a un certo punto nell’insegnare l’Inglese. Tu puoi fare molto per potenziare quello che i bambini imparano a scuola, puoi addirittura mettergli il turbo, e non è necessario che tu sappia bene l’Inglese per farlo.*

I genitori possono trovare mille modi per esporre i bambini all’Inglese nella loro vita quotidiana, e facendolo con regolarità i bambini acquisiranno l’Inglese in modo spontaneo e duraturo (e quasi gratuito).

E come devono essere queste situazioni di esposizione all’Inglese?

1. Frequenti e Ripetute 
2. Emotivamente ricche e centrate sulla relazione
3. Centrate sui loro interessi

1. Quindi, per fare qualche esempio:

1. Esperienze in Inglese Frequenti e Ripetute: 

Cantare insieme delle canzoni in Inglese in macchina, tutti i giorni andando e tornando da scuola, è estremamente efficace.

Potenzia l’apprendimento che avviene a scuola. 

Non occorre sapere 100 canzoni, si può cantare la stessa canzone molte volte, basta avere un piccolo repertorio, che sia vostro, che piaccia a voi.

2. Emotivamente ricche e centrate sulla relazione: 

L’esperienza dell’Inglese non è fine a se stessa, ma finalizzata a fare un’esperienza da condividere con voi.

Guardare insieme un film, o un cartone animato, o anche solo una videoricetta in Inglese, questi sono momenti vissuti insieme.

Che succede se anche il genitore non capisce proprio tutto?

Non succede niente, ci si ride su, magari si fa una piccola ricerca, o si accetta serenamente che più si va avanti più si capirà, non è un problema se non si capisce tutto subito.

3. Centrate sui loro interessi:

Ai bambini non interessa imparare l’Inglese, e del resto perchè dovrebbe interessarli?

Mica si preoccupano di che lavoro faranno…

Inutile quindi cercare di convincerli che l’Inglese è importante, meglio invece condividere che l’Inglese è bello.

Per il bambino più piccolo è bello se mi diverto con mamma e papà, non serve altro.

I bambini più grandi invece cominciano ad avere degli interessi personali, delle passioni. Con ogni probabilità ?è possibile coltivare queste passioni tramite l’Inglese. Che sia il calcio, la bicicletta, guerre stellari, il cartone animato del momento, la cucina o qualsiasi altra cosa.?

Cercate video in Inglese, o articoli, o delle curiosità che si trovano in Inglese ma non in Italiano.

Vi assicuro che quest’approccio darà grandi frutti.

Se il bambino si abitua ad ascoltare (o leggere) l’Inglese tutti i giorni, la lezione a scuola sarà l’occasione per parlare in Inglese, per usare le proprie conoscenze per comunicare. A quel punto l’apprendimento diventerà veramente soldio e duraturo, e l’interesse per la lingua sempre più forte.

Oggi se un ragazzo vuole imparare l’Inglese non c’è modo di impedirglielo, gli strumenti sono talmente tanti…

Il nostro ruolo come adulti, insegnanti e genitori, è fare in modo che abbiano questo desiderio, e la fiducia di poterlo realizzare.

Se questo tipo di approccio ti interessa, iscriviti alla nostra newsletter e seguila, riceverai idee, spunti, materiali e soprattutto motivazione a non mollare. Se non molli tu, non mollano nemmeno i bambini!

*In che senso non è necessario che tu sappia bene l’Inglese?

Non devi trasformarti nell’insegnante di Inglese di tuo figlio, non è necessario e nemmeno una buona idea. Devi solo cercare occasioni per vivere la lingua insieme al tuo bambino, per ascoltarla insieme.

E’ ovvio che se non la sai bene devi almeno aver voglia di migliorarla, di metterti tu stesso in gioco.

Ma vedrai che sarà interessante e divertente. Non sai quanti genitori hanno iniziato a impegnarsi per far imparare l’Inglese ai bambini e poi si sono accorti che lo stavano imparando anche loro.

L’essenziale è fare il passo con la gamba, senza strafare, e possibilmente non isolarsi. Ma per quello ci siamo qui noi!