Questo è il video di Riccardo: “legge” in Inglese, pur essendo Italiano, e non ha ancora 3 anni. Come è possibile?
Imparare l’inglese da piccoli può portare grandi sorprese e enormi soddisfazioni…
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15 mesi: primo approccio all’Inglese
La prima volta che Riccardo è venuto ai Playgroup, i corsi di Inglese per bambini e genitori, aveva circa 15 mesi.
Seduto tra le gambe della mamma guardava, ascoltava e non sorrideva.
Le seconda volta, lo stesso.
La terza, uguale.
La quarta, la quinta, la ventesima volta.
Sempre uguale.
Riccardo non desiderava avere alcun contatto fisico con l’insegnante, la teacher (io, Letizia) – parliamo ovviamente di un’era pre-covid.
Riccardo sorrideva pochissimo, non rideva.
Gli occhi sempre spalancati, attentissimi, osservatori.
Questa cosa mi scocciava un po’.
Perché Riccardo è bellissimo, con due guance belle pacioccose che vien voglia di riempirlo di baci, le manine grassocce, e gli occhi enormi.
Insomma un bambino così vien voglia di strapazzarlo, non di guardarlo da lontano.
Ma Riccardo non ne voleva sapere, e Riccardo (come ogni bambino, come ogni persona) is the boss quando si tratta di decidere chi può entrare nel suo spazio, e quando e come.
Nel frattempo gli altri bambini del gruppo, tutti più o meno coetanei di Riccardo, avevano approcci diversi.
Z. era una macchietta, una scimmietta. Sempre in movimento, ma ripeteva praticamente ogni parola che dicessi, impressionante.
B., piccolo piccolo, guardava ridendo dalle braccia della mamma.
E., un pochino più grande, sembrava in realtà molto più grande. Se le rivolgevo la parola, lei serafica indicava la mamma come per dire, parla con la mia segretaria, con te ci parla lei. Poi quando meno te l’aspettavi usava parole Inglesi perfettamente a tono, mentre giocava con la mamma.
Riccardo niente, guardava.
La mamma di Riccardo invece giocava, seguiva le attività, interagiva con l’insegnante, con Riccardo, e con gli altri bambini.
Un intero anno è passato così, senza mai sentire la voce di Riccardo, senza quasi poterlo mai toccare (tranne in un paio di giochi talmente coinvolgenti che pur di giocare accettava di essere preso per mano).
2 anni: imparare l’Inglese tra giochi e coccole!
Poi arriva il secondo anno.
Il primo paio di incontri vanno come quelli dell’anno precedente, ma all’improvviso qualcosa cambia.
Un giorno Riccardo mi si siede in braccio e autonomamente saluta tutti i compagni, uno per uno, in Inglese.
Gli do una bella struccata e lo spupazzo un po’, pensando chissà quando mi ricapita.
E invece no.
Mi ricapita eccome, a ogni playgroup!
Riccardo era partito. Non aveva ancora 2 anni e mezzo.
Completava autonomamente le frasi in Inglese, spontaneamente. Quando voleva qualcosa lo chiedeva, in Inglese, prima tramite la mamma poi sempre più autonomamente. Cantava intere canzoni in Inglese.
Il tutto, ridendo. Con gioia e trasporto.
Fin qui una grande soddisfazione, ma non qualcosa di inaudito.
Ma le sorprese dovevano ancora arrivare.
2 anni e mezzo: si legge in Inglese!!!!
La mamma inizia a mandarmi dei video di Riccardo (in pieno lockdown, stavamo facendo i Playgroup online).
In alcuni video canta, in altri gioca con la mamma.
Quando arriva il video di Riccardo, che non aveva ancora compiuto 3 anni, che “legge” da solo il libro in Inglese… casca la mascella anche a me, la teacher.
Sarebbe un bel risultato per un bambino di 5 anni, ma non ha nemmeno 3 anni…
E quello che più colpisce è che lo fa in modo del tutto naturale e spontaneo, è evidente che nessuno gli ha chiesto di farlo, nessuno gli sta chiedendo di dimostrare nulla.
E’ questo l’unico modo per insegnare ai bambini, fare in modo che il desiderio di imparare parta da loro.
Voglio condividere questa storia perchè ci penso un sacco, a anche perché secondo me racchiude l’essenza dell’insegnamento:
Insegnamento Collaborativo per Imparare l’Inglese da piccoli, 0-6 anni:
Adulti, genitore e insegnante, presenti, propositivi, ma non invadenti
Adulti che offrono e condividono, ma non chiedono
Pazienza, rispetto dei tempi del bambino, fiducia
Collaborazione strettissima tra genitore e insegnante
Attesa
E poi all’improvviso il bambino sboccia
E quando lo fa è pura emozione
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Vedere un bambino di nemmeno 3 anni che si è appropriato di una lingua straniera, la sente sua, la usa e la esplora è una soddisfazione enorme.
Riccardo, e altri bambini come lui, non sentiranno mai di dover imparare l’Inglese, non ne avranno coscienza. Cresceranno con l’Inglese.
E presto scopriranno che con l’Inglese hanno accesso a dei mondi diversi, a persone diverse, a una vita diversa.
Grazie alla mamma di Riccardo di avermi permesso di condividere questa storia.
Un abbraccio a tutte le mamme e tutti i papà che condividono un percorso con semplicità e curiosità.
Teacher Letizia
I’d like to know more about becoming a English teacher for children, with the Learn with Mummy methodology.
Tell me more!
P.S.
Nel video Riccardo legge il libro Picnic, della serie in the Rockies.
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