Sono un’appassionata di lingue straniere e soprattutto dell’Inglese. Benché io sia un’insegnante di Inglese, non mi sono dedicata abbastanza e in modo proficuo a fare acquisire in modo naturale questa lingua alle mie figlie. Eppure le mie bambine mostrano molto interesse.
Francesca, che ormai lo studia a scuola da 4 anni, sembra molto portata. Lei ama ascoltare musica pop/rock Inglese e americana e, grazie a YouTube, spesso ha la possibilità di leggere i testi delle canzoni e di impararne la pronuncia. Ma tutto rimane un mero esercizio di ascolto e ripetizione.
Stessa cosa per Caterina. Per lei l’Inglese è solo qualche parola: colori, numeri e basta, imparati a scuola o attraverso qualche canzoncina! Lo so, ho proprio sbagliato!! Ora vorrei rimediare ed ecco che ho scoperto per caso su internet “Learn with Mummy”.
So benissimo che l’apprendimento di una seconda lingua è ben altra cosa; si tratta soprattutto di “usare” la lingua in modo appropriato e nel giusto “contesto”, ed è tutto ciò che manca alle mie figlie. Io, infatti, non ho mai parlato con loro in Inglese.
Non conosco quelle espressioni che fanno parte della vita quotidiana di un bambino e soprattutto quelle che si usano per giocare!! Non conosco le filastrocche, né come si chiamano alcuni giochi o giocattoli, né sono in grado di elogiare o rimproverare le mie figlie in Inglese!
Purtroppo noi viviamo in un piccolo paese e non possiamo frequentare i vostri playgroup.
Gradirei ricevere informazioni, consigli, materiali ecc..Grazie mille e complimenti per l’iniziativa.
Antonella
Ciao Antonella, e grazie per la tua email.
Inizio subito rincuorandoti, non perché pensi di doverlo fare ma perché davvero ci credo.
Tenere viva una seconda lingua è impegnativo, tanti genitori madrelingua gettano la spugna, e la lingua, e non riescono a tenere viva la propria lingua per i figli.
Figuriamoci quanto è più complicato per chi non è madrelingua.
Venendo ai tuoi punti… Effettivamente il playgroup sarebbe la soluzione migliore, per vari motivi:
1) darebbe alle bambine l’occasione di vivere la lingua con persone in carne e ossa in un contesto in cui l’Italiano è inutile
2) darebbe idee e spunti per attività, anche semplici, che si possono fare a casa
3) darebbe a te genitore motivazione e supporto per portare avanti un progetto che è sempre di medio lungo termine e che non sempre dà riscontri immediati
4) offrirebbe alle bambine la possibilità di imparare a parlare la lingua prima di leggerla e scriverla, meccanismo assolutamente naturale e spontaneo ma come sai estraneo ai metodi di insegnamento scolastici e più comuni
Ma se tutto ciò non è possibile, cosa puoi fare?
Esattamente le stesse cose, ma trovando in te la motivazione e stabilendo tu una routine, quella routine che normalmente verrebbe dettata dalla partecipazione settimanale al playgroup.
Per esempio?
Ecco qualche idea… ma se queste idee non funzionano per te, prova a buttarne giù qualche altra nei commenti, l’importante è che arrivi a trovare cosa funziona per voi:
1) i film e i cartoni tutti e solo in Inglese, non a volte sì e a volte no
2) canzoni e libri in Inglese tutti i giorni. Secondo me la cosa migliore è tenerli in macchina, ma dato che abitate in paese e forse non usate molto la macchina, va bene anche l’appuntamento fisso a casa, ma decidi quando. Io proporrei l’ora della merenda, oppure dopo cena (ma non necessariamente per la buona notte, che è un momento molto intimo, in cui sta bene usare la propria lingua)
3) cura il tuo Inglese, aumentando la tua fiducia aumenterà ciò che potrai condividere con le bambine. Abbonati a una rivista e iscriviti a un podcast su un tema che trovi interessante, ascolta almeno 20 minuti di Inglese al giorno, da sola, per i fatti tuoi.
4) stai attenta a lasciare le bambine libere di scorrazzare da sole su youtube, ma seleziona dei video interessanti e guardateli insieme, poi parlatene, poi cercate informazioni (in Inglese) sugli artisti, leggetele e cercate di capirle insieme
5) vivi l’Inglese con gioia e lascia che le tue bambine percepiscano la gioia, anche se non capiscono ciò che ascolti o leggi, devono percepire la tua vera soddisfazione e aver voglia di entrare in quel mondo
Sembra difficile?
Non è difficile, ma richiede costanza, e nella vita di tutti i giorni si fa fatica ad essere costanti. Abbiamo già tanti impegni e pensieri che esigono la nostra attenzione…
Secondo me non possiamo darci obiettivi troppo ambiziosi e poi sentirci frustrati se non li raggiungiamo. E’ più o meno inevitabile che portando avanti il progetto da sola, senza supporti esterni, riuscirai a raggiungere meno che se avessi un gruppo di supporto. Ma questa non è una ragione per mollare.
Poco è molto più di niente.
E seminare curiosità per una lingua, è molto più di poco!
In bocca al lupo!
Letizia
P.S.
Non ho dimenticato il tuo appello di aiuto per imparare espressioni del Children English. Abbiamo appena iniziato una rubrica settimanale su questo tema! A Word a Week. La prima puntata, magari, non è proprio per l’età delle tue bambine, è dedicata al ciuccio. Ma abbiamo in programma cacca, pipì, puzzette, allacciati le scarpe, dai che facciamo tardi, metti in ordine e guarda che ti faccio il solletico (etc. etc. etc.)
Se ti stai domandando perché non hai saputo di questa rubrica, forse è perché non hai cliccato su una delle email che abbiamo mandato per chiederti la conferma per ricevere tutti i nostri aggiornamenti. Se vuoi che te la rimandiamo, contattaci…
Barbara dice
Buongiorno,
vi chiedo per favore un giudizio sulle potenzialità ai fini dell’apprendimento dell’inglese di 2 programmi per primary: EYSF oppure Cambridge examination
per mirare ad un IB, è indifferente un percorso che viene da scuola internazionale con curriculum EYSF rispetto ad una che offre tutte le certificazioni Cambridge? grazie infinite