Sono teacher Chiara, e sono commossa. Qualche tempo fa una bambina del playgroup, Lucia, mi ha portato dei fogli arrotolati, dicendomi “for you”. Erano 4 disegni, uno per ogni serie di libri Learn with Mummy, con tutti gli animali e diversi dettagli dell’ambiente in cui vivono. Lucia li ha disegnati “a memoria”, senza andare a riguardarsi i libri. Ha 7 anni e questo è il suo quinto anno al playgroup.
I suoi disegni sono stati una bellissima sorpresa per me, così ne ho approfittato per chiedere alla sua mamma di raccontarci un po’ del loro percorso e la sua opinione sui Playgroup Learn with Mummy:
Puoi raccontarci il percorso della tua famiglia con i nostri playgroup, considerando che Lucia ha 7 anni e partecipa da cinque anni, quindi fin dalla prima infanzia?
Lucia ha iniziato a partecipare ai playgroup a poco più di 3 anni di età. Inizialmente non è stato facile, perché è sempre stata una bambina molto legata al dialogo: il fatto che, durante il playgroup, la mamma non le parlasse più nella lingua conosciuta, non è stato del tutto indolore.
Via via l’esperienza è andata maturando, grazie alla parte ludica e divertente del playgroup, alla complicità tra noi due e alla sempre maggiore interazione con gli altri bambini man mano che cresceva. Gli equilibri sono cambiati più volte e, alla fine del terzo anno, a 5 anni, c’è stato forse il momento più difficile: la mia presenza come mamma, da riferimento e tramite per l’esperienza dell’inglese è diventata ingombrante… era tempo di prendere il largo per sperimentare da sola.
In effetti il passaggio al gruppo dei bambini più grandi è stato molto positivo per lei, che dallo scorso anno frequenta con maggiore motivazione il playgroup, in autonomia.
Puoi descrivere il progresso che hai notato nelle competenze linguistiche in inglese di Lucia?
L’altro giorno ho trovato per caso un audio del secondo anno di playgroup in cui Lucia cantava una canzone della serie Savannah ed ho realizzato che probabilmente, pur non conoscendo le parole esattamente, era in grado di discriminare bene i suoni e di riprodurre con esatta pronuncia una buona parte delle parole stesse.
Questa capacità è senza dubbio aumentata negli ultimi due anni e noto che riesce a distinguere suoni e parole con una certa confidenza.
Alla sua età ricordo che noi cantavamo le canzoni scimiottando l’inglese, cercavamo di riprodurre dei suoni non familiari.. ecco, Lucia ha degli strumenti in più.
Mi pare che abbia una buona pronuncia e sicuramente è migliorata anche nel cercare di interagire, pronunciando singole parole o le prime semplici frasi. Si butta di più, cosa per lei non tanto facile, in generale.
Come genitore, come hai supportato e completato l’esperienza dell’inglese di Lucia anche a casa?
Non sono sistematica, purtroppo, e pur sapendo che dovevamo trovare una routine in cui inserire dei momenti di scambio attraverso l’inglese, non sono riuscita subito a trovare la modalità giusta.
Il fatto è che inizialmente per Lucia il fatto di non usare l’italiano era vissuto come una interruzione della comunicazione, non gradita e poco comprensibile. Perciò inizialmente non ho troppo insistito, magari semplicemente cantavamo qualche canzone del playgroup o buttavo lì qualche frase della storia.
Poi via via ho imparato a cogliere qualche impulso che veniva da Lucia stessa, ad esempio se durante la giornata lei spontaneamente citava qualche passaggio delle storie di “Learn with Mummy”, o anche solo nominava gli animali, coglievo la palla al balzo per riprendere qualche frase della storia, o continuare il discorso in inglese, fare qualche domanda/risposta… il tutto mettendo in campo quello che potevo, che a livello linguistico non è poi moltissimo.
Poi hanno funzionato i libretti in inglese illustrati, soprattutto quelli con finestrelle, abbastanza semplici nella struttura delle frasi ma capaci di incuriosire.
Quali aspetti del playgroup ritieni siano stati più preziosi per te e per Lucia?
L’aspetto più prezioso è stato senza dubbio quello relazionale, inteso come rapporto tra madre e figlia. “Learn with mummy” è stata l’occasione, per me che non sono molto giocherellona, di giocare, recitare, divertirmi, passare un po’ di tempo insieme a mia figlia e al tempo stesso accompagnarla e rassicurarla nell’esplorare un terreno nuovo come quello di una lingua diversa.
Lucia ha creato quattro bellissimi disegni che rappresentano i personaggi della serie di libri “Learn with Mummy”. Secondo te cosa rivelano questi disegni sul suo coinvolgimento nel playgroup?
Mi è sembrato che, all’inizio del quinto anno di frequenza, Lucia volesse in qualche modo ricapitolare tutte le serie dei libri già percorsi, come per rappresentare a se stessa, graficamente, l’intera carrellata dei protagonisti delle storie dei playgroup; forse è un modo per prendere consapevolezza del percorso sinora svolto.
Credo che averli rappresentati, con la precisione dei colori e dei dettagli, dimostri l’attaccamento verso le storie dei vari personaggi e una certa familiarità con essi, quasi dei compagni di viaggio, delle figure che la “rassicurano” nell’esperienza dell’apprendimento dell’inglese e le permettono, in qualche modo, di orientarsi.
Consiglieresti i nostri playgroup ad altri genitori, specialmente a quelli i cui bambini potrebbero essere più riservati o timidi?
Certo, ho già consigliato “Learn with Mummy” e lo consiglierò ancora. Sì, la tipologia di proposta è perfetta anche per i bambini più riservati e timidi, in quanto si può recitare e interpretare personaggi, si gioca… il tutto nella massima libertà e spontaneità. Teacher Chiara, in particolare, è sempre stata molto sensibile e attenta all’indole, alle inclinazioni, al bagaglio di ogni singolo bambino.
Qualsiasi pensiero finale o consiglio che vorresti offrire ai genitori che stanno iniziando il loro percorso con i nostri playgroup?
Siate rigorosi nel seguire le regole delle Teacher: non si parla in italiano durante il playgroup, piuttosto il silenzio. Anche i bambini più recalcitranti, se questo comportamento non ha sbavature, accetteranno in breve e senza drammi che durante le attività si utilizzi esclusivamente l’inglese.
E poi, non avere fretta. Con “Learn With Mummy” i bambini avranno delle chance in più di comprendere ed esprimersi in inglese, con maggior spontaneità, quando ci sarà l’occasione, la voglia o la necessità.
È bellissimo quando i bambini partecipano al playgroup per tanti anni, perché come Teacher ho la possibilità di vedere la loro evoluzione, non solo per quanto riguarda l’inglese, ma anche della loro personalità, la loro crescita come persone.
Quando Lucia ha iniziato a frequentare il playgroup aveva circa 3 anni e per diverso tempo è rimasta abbastanza sulle sue, a osservare e ad “assorbire”. All’inizio cercava molto l’àncora sicura rappresentata dalla mamma, che è sempre stata presente in maniera incoraggiante. Poi, a mano a mano che il tempo passava, l’ho vista via via più sicura di sé stessa. Dall’anno scorso partecipa al playgroup per i bambini della primaria, e ho notato un vero e proprio “salto”: tira fuori tanto sia di quello che ha imparato al playgroup, sia di quello che impara a casa e a scuola, e si sforza tantissimo di usare tutto l’inglese che sa per comunicare. È una bambina molto positiva nel gruppo, in genere si mette in gioco molto volentieri, partecipa con entusiasmo ai giochi e sta volentieri con tutti.
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