Tu sei felice, oggi?
E i tuoi bambini sono felici, oggi?
‘It’s a day to be happy, of course!’. Chi lo dice sono le Nazioni Unite, perché oggi è la International Day of Happiness. Questa giornata internazionale un po’ curiosa è stata promossa dallo stato del Bhutan, che già da diverso tempo riconosce più importanza all’indice di Felicità del paese rispetto anche al PIL (Prodotto Interno Lordo).
Fresco di stampa è arrivato oggi il Rapporto Mondiale Sulla Felicità (World Happiness Report).
Di quasi 200 pagine, le più consultate sono senza dubbio quelle in cui viene riportata la Classifica di Felicità. In pratica è una gara a chi riesce a essere più felice tra 156 paesi nel mondo.
Come viene misurata questa felicità? In sorrisi? Mmmmh, non proprio… è una combinazione di parametri come PIL (Prodotto Interno Lordo), sostegno sociale, aspettativa di vita, libertà, generosità, assenza di corruzione e distopia.
I primi della classe sono sempre i paesi Scandinavi: il podio lo presidiano sempre paesi come la Danimarca o la Finlandia.
E noi Italiani, come ce la caviamo?
Noi che abbiamo un ottimo clima e il cibo migliore al mondo?
36esimi.
Si, 36esimi. A occhio a croce gli ultimi tra i paesi dell’Europa Occidentale.
Stupisce che il clima non faccia parte dei parametri di valutazione… ma tant’è.
Perché siamo così infelici? Quale è la nostra responsabilità in questa ‘felicità da 36esimo posto’? Insomma, forse se siamo infelici è anche colpa nostra.
Certo, la possibilità che ognuno di noi possa influenzare drammaticamente fattori come PIL (Prodotto Interno Lordo), aspettativa di vita, libertà… è abbastanza remota. Ma su altri fattori invece un po’ di peso possiamo averlo, come ad esempio sul sostegno sociale*, ovvero il poter contare sugli altri.
Restringiamo alla famiglia: possono i tuoi figli contare su di te? Quanto stai investendo nella felicità dei tuoi bambini?
La risposta non è scontata: è ovvio che da genitori aspiriamo alla loro massima felicità.
Riformuliamo allora la domanda: stai investendo il tempo e gli sforzi appropriati per la felicità dei tuoi bambini?
Ad esempio…
- lasci che tuo figlio sperimenti giochi (relativamente) pericolosi e prenda coscienza dei suoi limiti?
- eviti che il percorso scolastico di tuo figlio giri solo intorno al voto e premi principalmente i suoi sforzi, assecondi le sue attitudini?
- lasci che tuo figlio sbagli (a volte mordendoti la lingua) affinché impari dai suoi errori, da solo?
- crei un senso di attesa per le sue richieste evitando di esaudire immediatamente ogni suo desiderio?
- dedichi abbastanza tempo a parlare con tuo figlio? Parlate delle vostre emozioni?
- condividi con lui momenti di qualità come giocare insieme o leggere un libro?
- alzi la barra a tuo figlio, incoraggiandolo ad accettare nuove sfide?
- pratichi (insieme a lui) lui la gratitudine per quello che avete?
Raccontaci le tue storie di felicità, grandi e piccole, nei commenti…
*Il Sostegno sociale è inteso come la risposta binaria (SI/NO) alla domanda: ''If you were in trouble, do you have relatives or friends you can count on to help you whenever you need them, or not?'' (''Se fossi nei guai, hai parenti o amici su cui poter contare per aiutarti nel bisogno?'')
Silvia dice
If you are happy and you know it, clap your hands 🙂 …anche se siamo al 36esimo posto!
Cristina dice
Dubito fortemente che si possa dire che i paesi scandinavi siano tra ipiù felici, visto l’alto tasso di suicidi che da anni li caratterizza… Quindi, anche se la riflessione è interessante, Forse alcuni di questi studi saranno da rivedere
Francesca Buttarazzi dice
Quanti interrogativi! Oggi in particolare mi mettono seriamente in discussione. Grazie per averli posti in modo così chiaro!
Happiness is a journey, not a destination!
Giorgio Cosma dice
Utilissimi spunti di riflessione, grazie.
giuseppe dice
Aggiungerei:
Impari a tuo figlio/a a sorridere anche nelle difficolta’, a sdrammatizzare, a trovare del buono/bello anche nelle cose negative della vita?