Devi scegliere dei libri in Inglese per bambini. La prima cosa che ti chiedi è quali saranno adatti per l’età dei tuoi bambini. Vero?
Anzi, scommetto che segui una di queste 4 strategie…:
1) guardi l’età consigliata sul retro del libro (o sui siti – Inglesi- che consigliano i libri)
2) vedi per che età è consigliata la versione in Italiano e compri lo stesso titolo in Inglese
3) fai scegliere a tuo figlio
4) tiri a caso…
Ebbene… Le strategie 1 e 2 sono sbagliate, la 3 è spesso controproducente, mentre la 4, essendo affidata al caso, ogni tanto funziona e ogni tanto no.
E’ un problema?
Dipende da come gestisci l’errore…
Se nel caso di un acquisto sbagliato saprai aspettare che il bambino sia pronto per quel libro, poco male. Se riesci a trovare il modo di rendere ogni libro adatto all’età che ha il tuo bambino in quel momento, perfetto!
Se cerchi di forzare le cose, allora sì… è un problema.
Quindi? Che fare?
Cerchiamo di capire insieme come si scelgono i libri adatti all’età dei bambini in una lingua straniera, ma andiamo per gradi.
In questo post, e nei commenti, vedremo di mettere a fuoco quali sono le cose da prendere in considerazione nella scelta di un libro in Inglese (nota, l’età del bambino non figura nel mio elenco), nel prossimo post cercheremo di trarre delle conclusioni e dare delle regole di massima a cui attenersi, nel post che verrà ancora dopo vi consiglieremo una lista di libri…
Come valutare per quale età sono adatti i libri in Inglese
Nel fare questa valutazione dobbiamo tenere in considerazione diversi parametri, a mio parere i più importanti sono (non necessariamente in quest’ordine):
- la Complessità del Linguaggio del Libro
- la Complessità delle Immagini del Libro
- la Struttura e i Contenuti della Storia
- la Padronanza dell’Inglese del Genitore
- la Padronanza dell’Inglese del Bambino
1. la Complessità del Linguaggio del Libro
Ora vi svelo un segreto…:
I libri per bambini non sono libri facili. Non sempre almeno.
Alcuni dei più grandi autori per l’infanzia (pensiamo a Rodari in Italiano o alla Donaldson in Inglese) utilizzano un linguaggio ricco, complesso, pieno di parole inusuali. I libri in rima poi ancora di più, per fare la rima ci si ritrova a scegliere parole più particolari!
I libri per bambini non sono nemmeno necessariamente brevi, una storia (illustrata o meno che sia) può essere piuttosto lunga, con più personaggi, dialoghi e descrizioni. Può fare uso dell’ironia e dei giochi di parole. Può strizzare l’occhio a convenzioni culturali che sono scontate per i madrelingua ma ignote al resto del mondo.
Ne consegue che a volte un adulto (anche con un Inglese avanzato) può avere difficoltà a leggere un libro consigliato per bambini (madrelingua) di soli 4 anni.
2. la Complessità delle Immagini del Libro
I bambini più piccoli sono attratti da immagini semplici, grandi, immediate. Ai bambini più grandi piace perdersi nei dettagli, fantasticare su ciò che il libro illustra ma anche su ciò che il libro non esclude.
Sia per i madrelingua che per chi impara l’Inglese come lingua straniera le immagini possono fungere da calamita o spingere a rifiutare il libro. Quando la lingua è un codice oscuro, il linguaggio visivo e le immagini diventano fondamentali nel relazionarsi al libro.
3. la Struttura e i Contenuti della Storia
I contenuti della storia devono essere alla portata del bambino, le situazioni presentate devono in qualche modo relazionarsi al suo vissuto (anche emotivo) perchè il bambino possa comprendere di cosa si parla.
Questo è vero sempre, a prescindere dalla lingua.
Nella lingua straniera si può osservare uno scollamento tra i temi e la complessità che il bambino sarebbe in grado di affrontare (nella lingua madre) e quelli che è in grado di comprendere nella seconda lingua. Quanto più i contenuti sono concreti, immediati, direttamente riportabili al vissuto, più il bambino sarà in grado di fare un collegamento tra le parole (e le immagini) del libro e la sua esperienza.
In altre parole, forse i libri più astratti è meglio proporli nella lingua madre del bambino.
4. la Padronanza dell’Inglese del Genitore
Questo è un tema che a seconda dei casi viene molto sopravvalutato o molto sottovalutato!
Se il genitore è colui che legge il libro al bambino, deve essere in grado di farlo. Deve innanzitutto comprendere il testo del libro (cosa mai scontata, come avrete intuito dal punto 1), ma deve anche essere in grado di elaborare sulle immagini e le situazioni che il libro propone o suggerisce, saper rispondere alle domande del bambino, fantasticare col bambino, rimanendo nella lingua del libro (in questo caso l’Inglese).
Sarebbe anche meglio che l’accento del genitore non fosse troppo maccheronico. Ma attenzione, sull‘accento si dovrebbe scrivere un post a parte, perchè spesso lo si considera un ostacolo insormontabile, mentre non lo è!
5. la Padronanza dell’Inglese del Bambino
Se un libro è adatto a un bambino madrelingua di 6 anni (del quale in UK si suppone che cominci già a leggere in autonomia), è adatto anche a un bambino di 6 anni che non parla ancora l’Inglese?
La cosa non è affatto scontata…
Un bambino non madrelingua di 6 anni sicuramente ha un lessico molto più limitato di un bambino madrelingua, ma ha anche l’aspettativa (ragionevole) di fruire del libro in Inglese attraverso la lettura del genitore.
Ciò nonostante, posso dire per esperienza diretta che mio figlio ha imparato a leggere in Inglese da solo grazie a dei libri pensati per bambini madrelingua molto più grandi dei suoi 7 anni!
A volte invece genitori e/o bambini rifiutano libri che sarebbero adatti alla capacità di comprensione del bambino perchè sono “troppo da piccoli”. In questo modo rinunciano alla possibilità di vivere la lettura in Inglese come una sequenza di piccoli successi e la affrontano invece come una sequenza di frustrazioni che può demotivare sia i grandi che i piccoli.
È possibile definire dei criteri guida per la scelta dei libri in Inglese per bambini?
Cercavamo una formula magica “questo libro per questa età” e invece con così tanti parametri da prendere in considerazione sembra difficile riuscire a trarre delle conclusioni.
Difficile ma non impossibile…
In realtà l’importante è mettere a fuoco un paio di principi chiave, che però, attenzione! non sono gli stessi per tutti nè rimangono necessariamente gli stessi col passare del tempo…
Prima di passare ai consigli però mi piacerebbe condividere successi, errori e frustrazioni. Partire dalle esperienze concrete di genitori e bambini e vedere quali temi o quali dubbi sono più comuni.
Raccontateci come i vostri bambini vi hanno stupiti con i libri in Inglese!
Quale libro in Inglese avete proposto ai vostri bambini pensando che fosse perfetto, salvo poi riscontrare totale disinteresse o addirittura rifiuto?
Quale libro in Inglese invece non avreste mai pensato sarebbe piaciuto ai vostri bambini e invece li ha conquistati?
Quale dubbio vi assilla e vi impedisce di condividere libri in Inglese con i vostri bambini?
Mio figlio di quasi 2 anni adora le storie di Eric Carle: The very Hungry Caterpillar, From head to toes and Brown bear. Mi ha stupito quando una volta in autonomia ha ripetuto i nomi degli animali che si incontrano e le azioni che fanno. Adora anche libri di Julia Donaldson : It’s a Little baby ( è stato il primo libro che ho acquistato quando ero incinta) e the Gruffalo (sebbene sia una storia lunga e linguisticamente complicata). Un libro che ho acquistato, ma per il quale per ora non mostra interesse è Monkey puzzle…al momento avvicinandosi il momento del potty training ho acquistato libri dedicati e sembra in parte incuriosito o le favole che raccontano all’asilo, per esempio cappuccetto rosso o i tre porcellini che vorrei riproporgli anche a casa. Altra categoria di libri che ama sono quelli con le finestrelle da alzare o quelli tattili. Gli audiobooks che ascoltiamo sono quelli di libri già conosciuti che ascoltiamo in macchina o a casa. Spero che con il tempo non si stufi di leggere e che continui ad apprezzarne il valore…abbiamo anche qualche libro in italiano, ma il più delle volte sceglie di leggerli con il papà e in generale io non glieli propongo ed evito di mostrarglieli, almeno quando sta con me. Spesso ci regalano libri in italiano, ma evito di mostrare eccessivo interesse, sbaglio?
Io ho il problema di Sara….ma di più…. Nel senso che mia figlia ha 14 anni e si sta preparando per un livello B2. È difficilissimo interessarla ai libri. Infatti quelli che le interessano per argomento hanno un inglese troppo difficile, quello che potrebbe leggere hanno argomento da piccoli. Non trovo una via di uscire…
Raffaella, ci penso e vedo di suggerire qualche idea nella lista di libri consigliati che pubblicherò a breve…
Io invece sono in una fase difficile con i libri in inglese. La mia bimba ha 3 anni e da un annetto ha cominciato a chiedere “e in italiano?” quando le parlo in inglese e a preferire decisamente le letture in italiano. Avevamo provato a guardare qualche cartone animato insieme ma poi il papà glie ne ha fatto scoprire uno in italiano (orrendo) e lei ora chiede solo quello. Poi ogni tanto si balla su “the wheels on the bus” e allora si gioca coi gesti e un po’ di contatto con l’inglese passa…
Ciao Marta,
il post che ho appena pubblicato potrebbe esserti utile.
Però devo anche dire che secondo me funziona mantenere tutto sul gioco (leggere, cantare, ballare insieme) ma al tempo stesso essere fermi nel negare alcuni contenuti, non sarà la privazione di un orrendo cartone animato in Italiano che turberà la tua bambina!
Letizia
Ho due bimbi di 2.5 e 5 anni esposti in maniera bilanciata all’italiano e all’inglese da quando sono nati.
Diciamo che il loro inglese è molto buono.
Abbiamo una miriade di libri in inglese a casa, alcuni ricevuti in dono, molti altri comprati con attenzione pensando alle varie fasi di sviluppo dei bimbi, alla struttura delle storie, alla complessità/semplicità del linguaggio, all’interattività del libro, ai vari livelli di interpretazione della storia.
Molti sono stati letteralmente divorati:
There is a Giraffe in my Soup by Ross Burach;
Dragons love Tacos by Adam Rubin and Dan Salmieri;
The Singing Mermaid by Julia Donaldson;
Princess Eliza and the Wicked Wizard by Julia Donaldson;
How to Catch a Star by Oliver Jeffers;
Altri non hanno riscosso il loro “meritato” successo:
1. Un libro che pensavo sarebbe piaciuto è Guess how much I love you, quello in cui il leprotto padre dice al figlio: I love you to the moon and back.
Numero di volte letto da me: 2.
Entusiasmo dei bimbi: 0
Risultato: mia figlia ha voluto regalarlo a un’amichetta…
2. Un libro che ho acquistato con il metodo “a me piace tanto, piacerà anche a loro” è stato Lost and Found di Oliver Jeffers.
Verità è che anche se questa tenerissima storia di amicizia ha sciolto il mio cuore, i miei bimbi non ne sono stati conquistati… ancora. Ma non demordo, ci riproviamo più avanti.
Per la serie Successi Inaspettati, Goodnight Stories for Rebel Girls ci ha veramente lasciati a bocca aperta. Per ora abbiamo letto solo una decina di biografie sulla base delle illustrazioni più accattivanti e dei nomi più strani ma sono sicura che prima o poi le leggeremo tutte.
Fino a qualche mese fa la serie Oi! (Frog, Dog, Cat) andava per la maggiore e di questo ero molto contenta perché mia figlia aveva imparato le rime a memoria e addirittura mi anticipava nella lettura.
Poi è successo l’inevitabile: i miei bimbi hanno scoperto i personaggi Disney e Pixar.
E con grande insistenza ora chiedono 101 Dalmatians, Lady and the Tramp, The Lion King, The Little Mermaid, The Jungle Book e Cars.
Non sono particolarmente felice di questa loro preferenza ma mi vedo costretta ad assecondarla per non perdere la nostra lettura serale in inglese. Mi sono imposta di trovare versioni beginner-level relativamente brevi, che permettano una lettura veloce e devo ammettere che il risultato c’è.
Ogni sera si scelgono un paio di libretti a testa. Seguono le storie con grande interesse, conoscono i personaggi e a volte anticipano le battute.
Anche se non rientrano esattamente nei generi che avevo in mente per loro, faccio un passo indietro e li accontento, mettendo nella lettura tutto l’entusiasmo a cui sono abituati.
Tanto è una fase… passerà prima o poi, no?
Veronica, ciao. Hai preso il DVD di Lost and Found? So che sembra impossibile, ma è addirittura migliore del libro (non so se la penseranno allo stesso modo i bambini abituati al ritmo incalzante dei cartoni Disney, it’s worth a try in any case!)
Letizia
Stessa esperienza con List and Found per noi… in realtà credo che sia troppo “astratto” per bambini di questa età (prescolare). Da me nemmeno il video ha riscosso grande successo..
Lo scollamento… Ci sono temi molto interessanti per un bambino di 10 anni, ma contenuti in libri di lettura impossibile senza un livello buono di conoscenza della lingua inglese. Esempio: abbiamo letto e adorato i libri di Harry Potter in traduzione italiana, sarebbe stato impossibile con un livello di conoscenza poco più che scolastico della lingua leggerli in inglese! Forse dovremmo optare per un altro genere e lasciare il fantasy ai film!!!? Stavo pensando a libri di divulgazione scientifica molto illustrati… I miei figli hanno 8 e 10 anni..
Ciao Sara,
beh Harry Potter è davvero ambizioso come progetto, bisogna decisamente volare più basso, su libretti che però abbiano un interesse per i bambini. A 10 anni bisogna giocare d’astuzia e cercare qualche tema che solletichi molto i bambini e che (purtroppo, o per scelta) sia accessibile solo in Inglese. I libri scientifici in genere hanno comunque un vocabolario complesso, hai qualcosa di specifico in mente?
Letizia
Già già, le variabili nella scelta dei libri sono tante…io sono una frana all’inizio, mi spiego: scelgo sempre presa dall’impeto e dai gusti personali…i colori, la grafica, la storia…quasi mai mi fido dell’età consigliata scritta in copertina.
Il risultato è inizialmente quasi sempre deludente. Mio figlio li guarda e passa oltre…il trucco è saperli riprendere al momento giusto e dare loro vita. ?!? —> Leggerli con enfasi e usando il linguaggio corporeo, nella mia esperienza, fa la differenza. Poi si sa, avranno sempre i loro preferiti e spesso il motivo è insondabile, però se si racconta loro la storia con passione è difficile fare fiasco 😀
Buone letture estive a tutti!
Nonostante siano destinati a bambini piccoli piccoli, mio figlio quasi 6 anni continua ad amare la serie “That’s not my” della Usborne.
Io porto due esperienze che sembrano opposte, ma in realtà confermano che bisogna innanzitutto vedere che bambini si hanno davanti.
1) Piccolo gruppo di bambini di 7-8 anni quasi a digiuno di inglese. Mi sono trovata a leggere con loro Press Here (di Tullet) pensando che sarebbe risultato troppo semplice, invece sono stati catturati dal libro, contenti di poter interagire con la lettura (forse proprio perché “semplice”) e l’hanno voluto rileggere più e più volte (ad libitum direi…)
2) Con mio figlio (quasi 5 anni) ho sempre letto libri illustrati di diverso tipo. Ultimamente in italiano preferisce storie più lunghe e con meno illustrazioni, quindi ho provato a “osare” un po’ di più anche in inglese e gli ho proposto Pippicalzelunghe in audiolibro (non abbiamo ancora la versione cartacea): la prima volta non l’ha voluto ascoltare.
Dopo un mesetto lo stavo ascoltando io in auto e l’ho lasciato acceso (casualmente – eh eh eh), lui si è incuriosito e un po’ alla volta se l’è ascoltato tutto. So che non ha capito tutto, ma dei capitoli con situazioni a lui più “familiari” (sia a livello di esperienza personale che di lessico) ha colto anche alcuni dettagli non banali!
Il primo libro che ho proposto durante un progetto di inglese nei nidi e nelle materne credo sia stato rainbow rob… e da allora è diventato un cavallo di battaglia e salva momenti morti per gruppi di bambini da zero a….. 8 anni…. con grande incredulità (ma ragionandoci non così tanta) anche i bambini delle elementari hanno apprezzato molto di più questo libro semplice da toccare, commentare e descrivere usando colori animali e simili..rispetto a storie meravigliose ma più complesse della mia adorata Julia Donaldson…lo
Stesso libro si può davvero arricchire ed adattare a tante età diverse…