Abituarsi ad usare il vasino in Inglese come si dice? Potty training, impossibile da tradurre in italiano, questo training accostato al vasino non si riesce a declinare allo stesso modo.
E questo è uno dei tanti segnali del fatto che ci sono differenze notevoli nel modo di affrontare questa fase cruciale per lo sviluppo del bambino. Che poi gli approcci alla fine funzionano più o meno tutti, e se un approccio possa avere più ripercussioni di un altro, davvero non saprei.
In questa Word a Week prenderemo quindi un approccio molto pragmatico.
Potrai scaricare frasi e parole in Inglese relative al vasino e a tutto ciò che gli sta attorno, ma ti consiglio di usarle con buon senso. Non è il caso di creare problemi di gestione del vasino impondendoglielo come esercizio di Inglese.
Se però avete una canzoncina in Inglese per correre al vasino, e ci infilate qualche frase, why not. Sempre con buon senso. Ricorda che il momento è delicato e che l’obiettivo è abituarsi al vasino, non all’Inglese, per quello va bene qualsiasi momento della giornata.
Fatta questa premessa, vediamo alcune differenze culturali tra Italia, Regno Unito e Stati Uniti riguardo a questo importante passaggio e mettiamo a confronto i suggerimenti per rendere il processo più fluido.
Quando iniziare il potty training?
In Italia, l’età media per iniziare il potty training è intorno ai due anni, anche se ogni bambino è diverso. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, invece, i genitori spesso aspettano un po’ più a lungo, iniziando il processo tra i 2 e i 3 anni. Ciò è dovuto, in parte, a differenze culturali: nei paesi anglosassoni c’è una tendenza a rispettare maggiormente i tempi individuali del bambino, aspettando che dimostri interesse a usare il potty (vasino).
Una nota curiosa, pare che più ci si avicini all’equatore prima avvenga lo spannolinamento, mentre più ci si allontana e più si aspetta. Per analisi comparata del potty training vai a questo articolo sul potty training around the world.
Scegliere il potty giusto
La scelta del potty è fondamentale. In Italia, molti genitori preferiscono i vasini tradizionali, mentre nei paesi anglosassoni c’è una crescente popolarità dei cosiddetti potty chairs (sedie da vasino), che hanno una struttura più simile a un piccolo WC. Alcuni di questi modelli emettono anche suoni o luci per premiare il bambino quando riesce a usare correttamente il vasino, rendendo il processo più divertente.
Non sono sicurissima che premi e divertimento debbano per forza far parte del potty training, in generale non credo che i premi siano mai una strategia educativa lungimirante. L’autonomia non si conquista dipendendo dal premio che viene dato da un altro, nemmeno dalla mamma.
Non forzare il processo
Uno degli errori più comuni è forzare il bambino a usare il vasino prima che sia pronto. In Italia, è meno comune vedere genitori utilizzare i training pants (mutandine da allenamento), mentre nel Regno Unito e negli Stati Uniti queste mutandine, simili a pannolini ma facili da abbassare, sono molto diffuse. Le training pants offrono al bambino la possibilità di abituarsi gradualmente a essere indipendente, senza pressioni eccessive.
Routine e coerenza
Un altro aspetto fondamentale è stabilire una routine chiara e coerente. Abituare il bambino a usare il vasino agli stessi orari ogni giorno può aiutarlo a capire quando è il momento giusto. Nei paesi anglosassoni, molti genitori seguono la tecnica del potty schedule (programma del vasino), che prevede di far usare il vasino al bambino a intervalli regolari durante la giornata.
E ancora una volta, l’Italiana in me non può non sentire una nota stonata nell’accostamento del vasino, potty, a termini super lavorativi, tipo training e schedule.
Mi trovo molto più in linea con l’approccio dolce proposto da UPPA, ma non soprprende, visto che veniamo dalla stessa cultura.
Differenze culturali
Negli Stati Uniti e nel Regno Unito è comune che il bambino abbia accesso anche a public toilets (bagni pubblici) appositamente pensati per i piccoli, con vasini e sedili di dimensioni ridotte, per facilitare il passaggio. In Italia, invece, questa pratica è meno diffusa e spesso si preferisce che il bambino usi il vasino a casa. Queste piccole differenze culturali possono influenzare il modo in cui il bambino si abitua all’uso del vasino.
E qui hanno ragione loro. Tenerla o farla nel pannolino perché non si vuole usare un bagno pubblico non è una bella cosa. Ma dei bagni pubblici magari parliamo un’altra volta, ora no che ho appena fatto merenda… Comunque vi lascio anche un articolo UK sul potty training, così valuti tu quale approccio preferisci.
Quindi buon potty training a tutti, e scarica pure parole e frasi anche se non siete più in fase potty training. Imparare come si dice “pulirsi dopo aver fatto la cacca” serve a tutti, e non si usa la parola clean.
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once a week….
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